venerdì 28 luglio 2023

VERBALE ASSEMBLEA PUBBLICA DEL 25 LUGLIO 2023 RELATIVA ALL'INSTALLAZIONE DI ANTENNA TELEFONICA IN VIA CAPOLIVERI 87

VERBALE ASSEMBLEA PUBBLICA 25 LUGLIO 2023

“INSTALLAZIONE ANTENNA TELFONICA VIA CAPOLIVERI 87”

 

Verbale assemblea pubblica indetta su argomento di interesse generale del 25 luglio 2023 avente ad oggetto l’imminente realizzazione di un palo per l’istallazione di una nuova struttura per l'impianto di telecomunicazioni multigestore della INWIT Spa (cod. impianto 12068M - SETTEBAGNI AUTOSTRADA), su di essa verranno posizionate le antenne di TIM (cod. impianto RDA8 - RM Area Servizio AGIP TRASLOCO) e Vodafone (cod. impianto 3rm06760 - SETTEBAGNI AUTOSTRADA).

Alle ore 21 del 25 luglio 2023, presso la stazione fs di Settebagni, scelta per la possibilità di accesso all’androne anche alle persone portatrici di handicap motorio, il Direttivo del CdQ Settebagni ha convocato una assemblea pubblica, rispondendo alle esigenze di una parte dei residenti del quartiere, allarmati dalle voci circolate circa l’imminente realizzazione di una antenna dalle dimensioni ragguardevoli, per la telefonia mobile. Dopo aver cercato riscontro presso il Municipio di Roma Montesacro, interessando diversi consiglieri eletti e avendo saputo dell’effettiva esistenza del progetto, depositato presso il Dipartimento di Roma Capitale, si è ottenuta, tramite accesso agli atti, fatta dal consigliere e presidente del Consiglio del III Municipio Filippo Laguzzi, la documentazione in possesso dei pubblici uffici. Da una prima analisi dei documenti reperiti mancano:

-           Parere di Arpa (Agenzia Regionale Protezione Ambientale) sui dati di carteggio relativamente all’installazione di detta antenna telefonica

-          Verifiche sul fabbricato e sul terreno dei proprietari che hanno concesso la locazione per l’installazione dell’antenna;

-                 Dati di Progettazione /elaborati grafici della nuova struttura;

-                 Informazioni relative alla servitù della struttura vista la posizione dove verrà installata.

All’incontro sono stati invitati, tramite mail, tutti i consiglieri di maggioranza e di opposizione che compongono il consiglio Municipale Roma III, nonché il Presidente del Municipio III Paolo Emilio Marchionne e gli assessori ai ll.pp. Matteo Pietrosante e all’ambiente Matteo Zocchi. Gli Inviti sono stati inoltrati anche via WhatsApp (laddove possibile).

Si sono presentati il presidente del Consiglio del Municipio III, Filippo Maria Laguzzi e il consigliere Fabrizio Santinelli, vice presidente vicario del Consiglio, i quali con la massima disponibilità hanno relazionato circa le informazioni in loro possesso su questo specifico caso e su quanto accaduto a Fidene, dove un’istallazione simile è stata alla fine bloccata perché, a seguito della richiesta di un supplemento di informazioni e di controlli si è riscontrato un difetto strutturale dell’edificio che l’avrebbe dovuta ospitare (il che ha rimandato l’accensione dell’antenna ma il suo probabile spostamento in una struttura senza problemi) . Hanno anche relazionato sulle commissioni ambiente del III municipio del 25.10.2022 e 31.0123:

-                    nella prima del 25.10.2022 è stato presente il dott. Polichetti dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità) relazionando sull’effetto delle onde elettromagnetiche sulla nostra salute e che ha chiaramente detto che Le antenne 5G a differenza di quelle delle generazioni precedenti non hanno diagramma di radiazione fisso attivando fasci di radiazione verso un utente che richiede accesso alla rete e lo «inseguono negli spostamenti» irradiando minore potenza media;

-                        nella seconda del 31.01.23 il dott. Aureli di ARPA ha evidenziato che il primo parere viene fornito sulle carte del progetto dell’installazione. Segue una attività di controllo di Arpa degli impianti di telefonia mobile, ossia accertamenti strumentali, a seguito di esposti da parte di cittadini, organi municipali e forze dell’ordine.

Si è appurato che il decreto semplificazioni del 16 luglio 2020 numero 76 ha rimosso i precedenti vincoli circa gli edifici “sensibili” e che ora è molto più semplice ottenere l’autorizzazione per realizzare impianti di TLC e anche che la tecnologia 5g ha bisogno di una densità di antenne più alta delle tecnologie precedenti.

Il limite di emissione per le antenne dei campi elettromagnetici è di 6v/m contro i 61V/m della comunità europea. Il valore di attenzione di 6 V/m per il campo elettrico, in particolare, è da applicare per esposizioni in luoghi in cui la permanenza di persone è superiore a 4 ore giornaliere mentre l’obiettivo di qualità di 6 V/m per il campo elettrico è da applicare all’aperto in aree e luoghi intensamente frequentati, dunque praticamente in tutti i contesti urbani.

L’istallazione che è in via di realizzazione ospiterà non solo il 5g ma anche tutte le altre bande di trasmissione, dalla documentazione si evince che dovrebbe essere un impianto a servizio dell’autostrada – quindi sembrerebbe non destinato a servire le esigenze dei residenti anche se poi è facile ipotizzare la risposta dell’ente che ci sarà l’utilizzo diretto o indiretto di una buona parte delle utenze di chi si trova in quella porzione di abitato.

Gli interventi riguarderanno:

a) L’intervento di Inwit S.p.A. prevede la realizzazione di "nuove infrastrutture per telecomunicazioni consistenti nell’installazione di un palo metallico porta antenne, opportunamente delimitato da recinzione, presso l’area di pertinenza di un edificio residenziale, comprensivo della carpenteria metallica per la futura installazione di antenne e parabole". Sul fusto del palo verranno installate n° 6 antenne e n°2 parabole e verrà, inoltre, realizzata una zattera in c.a. nei pressi del palo, opportunamente recintata e accessibile da un cancelletto metallico, all’interno della quale saranno collocati apparati di tipo “outdoor” di Inwit S.p.A., Telecom Italia S.p.A. e Vodafone Italia S.p.A. Saranno predisposte inoltre tutte le infrastrutture di supporto necessarie (canaline metalliche, tubazioni, ecc.) necessarie al collegamento di alimentazione, fibra ottica e MAT dell’impianto, nonchè saranno allestiti i percorsi di accesso all’area.

b) L’intervento di Telecom Italia S.p.A. prevede la realizzazione di una nuova stazione radio base mediante l’installazione 6 antenne direzionali e di n° 2 parabole e l’implementazione dei sistemi radioelettrici GSM900 - LTE800 - LTE1800 - UMTS2100 - LTE1500 - LTE2100 - LTE2600 - 5G700 - 5G3700, l’installazione di apparati di tipo “outdoor” comprensivi di apparati remotizzati ancorati al fusto del palo e l’installazione di cavi (elettrici, telefonici e coassiali), di quadri e di quant’altro necessario e funzionale alla S.R.B.

c) L’intervento di Vodafone Italia S.p.A. prevede la realizzazione di una nuova stazione radio base mediante l’installazione di n° 6 antenne direzionali e di n° 2 parabole e l’implementazione dei sistemi radioelettrici GSM900 - LTE700 - LTE800 - LTE1800 - LTR2100 - LTE2600 - 5G3700, l’installazione di apparati di tipo “outdoor” comprensivi di apparati remotizzati (RRU) ancorati alfusto del palo e l’installazione di cavi (elettrici, telefonici e coassiali), di quadri e di quant’altro necessario e funzionale alla S.R.B.

Pur con la consapevolezza che il progresso non si può arginare e che oramai la vita di tutti è strettamente connessa, l’esigenza di trasparenza e chiarezza è un bene altrettanto prezioso ed è quindi più che lecito un atteggiamento prudenziale che porti ad escludere anche solo la sensazione che si possa privilegiare il profitto a discapito della sicurezza.

Ciò che ha colpito maggiormente e che ha scatenato l’apprensione è la modalità di “informazione” alla “popolazione”.

Secondo l’Articolo 11 della deliberazione dell’assemblea capitolina nr. 26 del 14.06.2015, è bastato pubblicare la richiesta d’installazione dell’antenna, indirizzo, numero civico e coordinate geografiche sul sito istituzionale del Municipio Roma III per avvisare la popolazione. Così è successo all’insaputa di tutti e la direzione tecnica, come da comunicaizone del Dipartimento PAU, ha chiesto la pubblicazione il 06.12.2022.

Va sottolineato che l’utente medio può intercettare tale avviso soltanto se fa operazione di scouting costante e va sottolineato che nemmeno il Municipio, l’Ente di prossimità, ne è stato direttamente informato. Il Municipio non ha competenza diretta in materia e deve sottostare a quanto arriva dal Dipartimento comunale, Ente dal quale dipende gerarchicamente.

Durante l’assemblea è stato posto l’accento sul fatto che si può intervenire soltanto nel caso l’impianto non rispetti tutte le prescrizioni di Legge, anche se l’impatto emotivo e visivo ne fanno un oggetto difficile da accettare per molti. Un condominio interpellato dalla committenza, prima scelta per la realizzazione dell’impianto, si è rifiutato di assecondarne la costruzione in cambio di un compenso economico ma, come anche rilevato sui gruppi social, era logico che prima o poi qualcuno lo facesse, nel raggio prescelto di azione, allettato dalla cifra e non curante del sentire discorde di una parte della popolazione.

Il direttivo, nonostante qualche intervento avesse perorato la “lotta”, comunque, anche se si trattasse di impianto con tutte le autorizzazioni necessarie ha ribadito che l’unica via che può dare un qualche margine di successo è quella di seguire tutti gli iter a disposizione per ottenere le informazioni mancanti e, nell’ipotesi che vengano evidenziate delle carenze sostanziali, di interessare gli uffici preposti affinché intervengano.

In caso contrario, nonostante il rammarico per la mancanza di informazione e di richiesta di parere della popolazione interessata, è tecnicamente impossibile impedire la realizzazione di un contratto a titolo oneroso tra privati, per altro già perfezionato.

Con i loro interventi, Laguzzi e Santinelli, oltre a spiegare quanto è in loro potere fare come rappresentanti eletti del territorio, si sono impegnati a sostenere l’accesso agli atti e a concordare una linea di intervento con il direttivo del Cdq, mirata a:

-                       INTAVOLARE UNA LINEA DI DISCUSSIONE CON AUTOSTRADE, in modo da chiarire a servizio di quale utenza è la realizzanda antenna e con la committente, anche per capire se nelle intenzioni l’impianto già esistente nelle vicinanze verrà dismesso, sostituendolo con questo o sarà lasciato dove è, laddove nella documentazione si parla di “sostituzione”;

-             REPERIRE IL PARERE DI ARPA MANCANTE NELLA DOCUMENTAZIONE PRELIMINARE DI INSTALLAZIONE DELL’IMPIANTO;

-         DOCUMENTAZIONE DI CONFORMITÀ DEL TERRENO/FABBRICATO ED AUTORIZZAZIONI;

-                                 VERIFICARE SE GIÀ È POSSIBILE RICHIEDERE UN CONTROLLO AD ARPA TRAMITE ACCERTAMENTI STRUMENTALI delle emissioni dell’impianto di telefonia mobile.

Durante l’assemblea è venuta alla luce l’esigenza, da parte di chi non usa social e non ha dimestichezza con i mezzi informatici per accedere al blog del comitato  https://comitatosettebagni.blogspot.com e di essere informato sulle iniziative del Direttivo e delle assemblee pubbliche. Motivo per il quale è stata disposta, previo consenso informato e liberatorio, la raccolta dei numeri di cellulare ai quali i richiedenti vogliono ricevere le informazioni. Si è anche parlato di mettere una bacheca in stazione dove i cittadini potranno leggere le informazioni/avvisi del comitato di quartiere.

La seduta è tolta alle ore 23.00 non essendo null’altro da aggiungere.

     Il verbalizzante                                                                                                 La Presidente

    Luciana Miocchi                                                                                                  Marina Fava



installazione del 27.07.2023 del "Palo metallico porta antenne"


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