mercoledì 21 settembre 2016

" UNA STORIA DI SETTEBAGNI (UN QUARTIERE CHE ESISTE)" - Email di Eleonora Barbarito del 3 Settembre 2016

In data 03 Settembre 2016 è giunta al comitato la mail di Eleonora Barbarito, giovane del nostro quartiere che è stata anche presente alla assemblea del  comitato del 12 Settembre.
Vi riportiamo il testo integrale perchè pensiamo che possa essere un ottimo spunto di riflessione (la mail è stata indirizzata al Sindaco di Roma,  al Presidente del III Municipio, all'ass.re LL.PP del III Municipio ed agli organi di spampa)


Una storia da Settebagni ( un quartiere che esite)

Alla gentile attenzione di Patrizia Brescia, 
il mio nome è Eleonora e sono una cittadina del terzo municipio, esattamente la  mia casa si trova a Settebagni, via piombino 22 (00138 Roma). Ecco, Roma, ma non quella bella dove si accalcano i turisti, non quella dipinta dalle cartoline, no , la mia Roma è una Roma periferica, anzi ancora più periferica di una periferia perché la mia parte di Roma è più dimenticata di una periferia. La mia Roma è fuori dal "sacro GRA" e giuro che nella mia Roma non c'è proprio niente di niente , beh sì, c'è via salaria con il suo andirivieni incessante di macchine che quando ci fai l'abitudine diventa una nenia perfetta per addormentarsi. Nella mia Roma c'è un parco , Umberto Nobile infestato dall'erbacce e con un paio di panchine scassate, ma  almeno i cani della mia Roma si divertano in questa verde macchia selvaggia. Nella mia Roma c'è una Chiesa, una farmacia ,circa tre supermercati ( effettivamente non c'è da preoccuparsi, di fame nella mia Roma non si muore!) Ma nella mia Roma siamo a digiuno di tutto il resto ,non una biblioteca, non un centro culturale, non un cinema, non un teatro. Niente. Certo è la mia Roma e io ci sono nata e come me tante altre persone ci sono nate e cresciute e alcuni si sono persino riprodotti, così la mia Roma risulta essere dai recenti dati un quartiere  in espansione. A volte la mia Roma sembra un piccolo paese, ma non lo è. La mia Roma poi ha un grandissimo difetto imprigiona i suoi abitanti! Abbiamo due autobus: 0039 (direzione Saxarubra , che si fidi di me, è inutile , almeno che non si consideri il punto di vista delle signore e dei signori che giustamente ne usufruiscono per raggiungere la parte più alta di Settebagni, magari dopo una giornata di lavoro o con le buste della spesa, certo dal loro punto di vista il 39 è una manna dal cielo contro la temibile salita "del monte") e il 135 (Settebagni - tiburtina e viceversa) .C'è poco da dire il 135 è un autobus pittoresco, non è solo un comune autobus, è un esperienza sensoriale, si parte con gli odori e con il paesaggio, per proseguire con l'esperienza ritmica ( le buche della salaria sono dei crateri e c'è da divertirsi a stare in piedi) . Si passa dalle prostitute su via salaria, agli zingari, al centro raccolta ama . L'ho preso talmente tante volte nella mia vita che potrei indicarle la fermata ad occhi chiusi, basandomi solo sugli odori. Non voglio rovinare la mia storia con le lamentele dei ritardi, delle corse saltate, dell'assenza di una corsia preferenziale su via Salaria con il conseguente cronico imbottigliamento del povero mitico vecchio 135 nel traffico. Questo penso che non ci sia bisogno di dirglielo, questo lo può immaginare da sola. Quello che però ci tengo a dirle è che nella mia Roma oltre a questi due capolavori metropolitani abbiamo persino un trenino, si figuri, un t-r-e-n-i-n-o altro che metropolitane, altro che tram, altro che ciclabili, ogni capitale europea impallidirebbe dalla vergogna davanti al nostro mitico trenino, caposaldo di ogni pendolare, resistenza estrema di ogni ambientalista. Il nostro trenino è bianco e azzurro e lo si può sentire fischiettare quando arriva in stazione. Ma ci credete un trenino tutto per noi ?! Il trenino ai parioli o al colosseo se lo sognano! Però il nostro trenino è un miraggio per tutti coloro che non hanno due gambe perfettamente funzionanti; sa il nostro trenino non è per tutti, solo i portatori di rotule, muscoli e caviglie sane e funzionanti sono ammessi. Certo in alcuni casi se si è fortunati si può essere portati a spalle sul binario o a volte ci si può divertire facendo la sedia del Papa. Lei la sa fare la sedia del Papa?! Pensi che a volte pure se si hanno gambe scattanti alla Bolt ci si ritrova a non essere ammessi al binario,il nostro trenino è parecchio esigente.Si capisce che se si ha una valigia pesante ( si figuri che la destinazione è proprio Fiumicino) e se si ha una certa età si hanno tre possibilità: essere simpatici e intraprendenti così da chiedere aiuto a qualche viaggiatore normodotato di entrambi gli arti e con una non indifferente massa muscolare; poi si può inoltre essere temerari e sfidare la sorte con risultati incerti soprattutto d'estate con il caldo afoso o quando piove e le scale sono scivolose; oppure cari miei si va a casa e che non vi venga in mente a voi diversi, a voi non più giovani, a voi storpi e reietti di prendere il mitico trenino. Ecco il trenino è meschino, quasi che non dovremmo avere tutti gli stessi diritti a viaggiare con i trasporti pubblici. Quasi che chi ha un problema debba essere per forza escluso, emarginato. Questo a me non piace e anche a tante altre persone non piace, crede che si potrebbe far qualcosa per permettere a tutti di prendere il super trenino? Poi visto che ormai ho iniziato a scrivere, le racconto anche un'altra cosa. Il super trenino parte da Orte o Fara Sabina e arriva fino a Fiumicino (le avevo detto che era un super trenino!) Non la voglio tediare con i racconti di ritardi, delle soppressioni, delle condizione inumane durante gli orari di punta, dei disagi lungo la tratta anche solo a causa di una pioggerellina, no questo glielo risparmio. Voglio essere più originale e farle notare una vera chicca! Ebbene il 135 e il super trenino fanno la stessa tratta, pensi che abbondanza! Certo il trenino ha orari più certi, ed è esente dal traffico ! Il 135 dopo tutta via salaria passa per il quartiere africano ( il trenino ferma proprio a Nomentana) poi imbocca la tangenziale e fa capolinea a Tiburtina ( si figuri che la fermata dopo Nomentana è proprio Tiburtina!).Io non voglio certo suggerirle di eliminare uno dei due autobus che la mia Roma ha , però mi chiedo visto che da casa mia alla biblioteca, il cinema o i negozi o qualsiasi altra cosa che non sia una chiesa, un supermercato, un bar e una farmacia si trova a più di quaranta minuti ( se si è fortunati) di distanza con i mezzi pubblici, non si potrebbe aggiungere un autobus, o magari due che abbiano come destinazione Montesacro che poi sarebbe il punto di riferimento della mia Roma che si figuri appartiene proprio al terzo municipio ma che con i soli mezzi pubblici ne risulta essere tanto lontana quanto il Colosseo che invece è davvero tanto diverso e lontano dalla mia Roma. Sa anche a voler fare gli alternativi e a prendere la bici si finisce ammazzati su via salaria come Alice che aveva solo due anni più di me ed è morta troppo presto investita con la sua bici mentre attraversava a piedi sulle strisce pedonali. Ad essere onesti nella mia parte di Roma c'è pure il Tevere che però non è lo stesso di Castel Sant'Angelo o di Trastevere o di tutti quei posti belli , il nostro Tevere ha una ciclabile ma nessuno l'ha vista ed è quasi diventata una leggenda tra le generazioni più giovani, forse neanche esiste, il fatto è che nessuno si è mai fidato ad avventurarsi.  Che dice si potrebbe fare qualcosa ? Almeno scoprire se questa ciclabile esiste, siamo tutti curiosi, ma nella mia Roma non ci sono tanti temerari, in alternativa il comune potrebbe procurarci del coraggio in polvere , forse questa seconda opzione è più realistica. A volte penso che forse sono solo stupida e che il messaggio del comune è chiaro e semplice : automunitevi, arrangiatevi! Diciamocelo chiaramente una buona volta , intasate le strade, i parcheggi, tutto quanto e al diavolo l'inquinamento, fregatevene della vivibilità della vostra città, vi vogliamo autominuti, tutti quanti in macchina, una macchina per ognuno di voi e i ragazzi i bambini , gli anziani , gli storpi, i diversi e gli ingenui come me che perdono ancora tempo a scrivere stupide lettere dimenticate prima ancora di essere lette si fottano! Questa città, questo trenino non vi vuole non ci vuole. La mia parte di Roma  non è un quartiere, è un ghetto, ma è la mia parte di Roma e io ci sono nata, quindi che importa tutta questa mancanza di umanità.tutta questa indifferenza verso i suoi cittadini, tutta questa incuria e dimenticanza,ai mie occhi è e sarà sempre bellissima perché per me, per noi , è casa!
Cordialmente 
Eleonora Barbarito   


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