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Sabato 26 Settembre 2015 presso il parco U. Nobile dalle ore 09.30 alle 12.30
Settebagni III Municipio - Ancora arte in Stazione
Due installazioni in ceramica realizzate da alunni della locale scuola media
mercoledì 26 maggio 2021
PROT 14.05.2021: SOSTITUZIONE DELLA RACCOLTA DOMICILIARE CON CASSONETTI 1100 IN LOCALITA' SETTEBAGNI
giovedì 20 maggio 2021
PROT. 13/2021 del 20/05/2021 : PEC sul SALARIA SPORT VILLAGE - località SETTEBAGNI
SINDACA ROMA CAPITALE
Virginia Raggi
protocollo.gabinettosindaco@pec.comune.roma.it
ASSESSORA
ALLO SPORT E POLITICHE GIOVANILI
Veronica Tasciotti
assessorato.sport@comune.roma.it
protocollo.sportepolitichegiovanili@pec.comune.roma.it
DIPARTIMENTO
DELLO SPORT
SOTTOSEGRETARIO
Valentina Vezzali
PRESIDENTE
REGIONE LAZIO
Nicola
Zingaretti
protocollo@regione.lazio.legalmail.it
Presidente
III Municipio
Prof. Giovanni Caudo
presidenza.mun03@comune.roma.it
Assessore
III municipio
POLITICHE
SPORTIVE
Claudia Pratelli
claudia.pratelli.ext@comune.roma.it
UFFICIO PROTOCOLLO III Municipio
protocollo.municipioroma03@pec.comune.roma.it
AGENZIA NAZIONALE PER I BENISEQUESTRATI
E CONFISCATI ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA
agenzia.nazionale@pec.anbsc.it
OGGETTO: SALARIA SPORT VILLAGE - località
SETTEBAGNI
Con
riferimento all’oggetto, il sottoscritto Francesco Fusar Poli, in qualità di
Presidente pro tempore del Comitato di Quartiere Settebagni, intende significare quanto segue.
In data 24 giugno 2020 la Suprema Corte di
Cassazione ha confermato la confisca del Salaria Sport Village,
rendendola così definitiva e il 23 luglio 2020 l’Agenzia Nazionale per i beni
confiscati alla criminalità organizzata ha assegnato la struttura a Roma
Capitale. Il Comune ha nel frattempo stilato un accordo di massima con la Federazione
Italiana Gioco Calcio per la gestione del polo sportivo, che è tra i più
grandi in Italia, per estensione e diversità dell’offerta.
La
notizia dell’assegnazione del centro sportivo “Salaria Sport Village” al Comune
di Roma ed l’accordo con la FIGC per la realizzazione della cosiddetta “Casa della Nazionali”, una sede tecnica
destinata ad accogliere i raduni di alcune delle nazionali azzurre, valorizzare
tutte le strutture sportive esistenti grazie alla collaborazione con altre
federazioni e - per la prima volta in un unico centro – realizzare un polo
aperto a tutte le dimensioni sociali del calcio, in particolare quelle della
disabilità, ha sollevato nei residenti del quartiere e delle aree limitrofe al
centro Sportivo Salaria Sport Village (come ad esempio Settebagni, sul
cui territorio sorge, Castel Giubileo, Fidene, Serpentara, Cinquina, ma anche
Monterotondo, Vallericca, le zone agricole intorno ecc..), da sempre i naturali
utilizzatori della struttura, la
preoccupazione che tale luogo possa essere destinato al solo gioco del calcio
per i tesserati della federazione e non più disponibile come centro
sportivo polivalente aperto a tutti, peraltro l’unico presente in una zona
particolarmente povera di strutture sportive.
Detti
abitanti-utenti hanno aspettative legittime di non vedersi privare di un centro
sportivo che fino all’anno scorso era ampiamente vissuto, che ha dato a
tutte le fasce di età la possibilità di fare sport, di incontrarsi all’aria
aperta, tutelare la propria salute – in loco è presente una valida
struttura per la riabilitazione e la fisioterapia - e passeggiare nel verde
o passare le giornate estive nella stupenda piscina all’aperto, anche come
valida alternativa per chi non può andare in vacanza. Ricordiamo inoltre, che Settebagni,
è un quartiere che non ha luoghi di aggregazione, come possono essere ad
esempio una piazza, né un centro anziani o comunque polivalente, né luoghi di
ritrovo per i giovani. Il Salaria Sport Village ha svolto anche questa
funzione sociale di grandissima importanza, evitando la dispersione per le
strade dei più giovani, anzi attirandoli verso una sana attività sportiva. Questa
ultima opportunità era estremamente apprezzata dalle famiglie, che vi trovavano
anche la possibilità di far fare sport a livello agonistico ai propri figli,
a km 0, cosa che ora è possibile soltanto a costo di lunghi spostamenti in
macchina.
Ad
oggi gli utenti e lo scrivente CdQ, rappresentato dallo scrivente, non hanno avuto informazioni chiare circa la effettiva
sorte dei beni confiscati, né sul futuro dei tantissimi dipendenti e dei
collaboratori sportivi, spesso abitanti in zona, con tutte le problematiche
specifiche innescate dall’emergenza Covid o complicate dalla stessa e dei soci
che hanno sottoscritto abbonamenti dei quali non hanno potuto usufruire,
molti dei quali hanno avviato delle iniziative legali insieme all’ associazione
Don Chisciotte. A sostegno di tali ragioni il 15 maggio si è tenuta una
manifestazione pacifica e regolarmente autorizzata dalla questura, negli spazi
antistanti la foresteria, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, anche
due rappresentanti del Cdq.
Ben
consci che la sinergia tra il Comune di Roma e la FIGC potrebbe rendere questo
impianto ancora più importante e conosciuto, generando anche un possibile
effetto benefico sull’indotto del territorio, troveremmo però inaccettabile che
la popolazione non potesse più usufruire dei servizi di un centro che
potrebbe solo guardare ma..non toccare.
Il
presidente del III Municipio Caudo, come istituzione di prossimità, inviò delle
note al gabinetto della Sindaca (3 agosto 2020 prot. CD 75391 per la
salvaguardia del Circolo Canottieri Rumon Salaria Village e poi il 4 settembre
2020 prot. CD 118915) ricordando l’interesse da parte del III Municipio a
disporre di una parte del Salaria Sport Village al fine di promuoverne la
natura polivalente e favorirne la funzione di luogo di aggregazione sociale.
Il
Cdq ribadisce quindi il sentimento dei residenti, in primis di Settebagni, che
è quello di non potere e di non volere rinunciare ad avere la possibilità di
usufruire del centro sportivo ora denominato Salaria Sport Village,
ma che in precedenza era noto come Banco di Roma, dal nome della proprietà
costruttrice. All’epoca, erano gli anni settanta, la realizzazione divenne
possibile dietro la promessa fatta ai rappresentanti del Comune che la
struttura a avrebbe fornito la possibilità di praticare gli sport ai ragazzi
del quartiere e a seguito di ciò, il comune abdicò alla costruzione di un
impianto comunale che avrebbe dato il servizio alla zona e a quelle limitrofe,
totalmente prive. Purtroppo, la storia andò diversamente, l’ingresso non fu
reso disponibile a tutti se non come “ospiti” e, soprattutto, le tariffe non
avevano nulla a che vedere con quelle popolari o calmierate, promesse. Oltre il
danno, anche la beffa. Per questo, quando il centro fu rilevato, aprendolo non
soltanto a una élite particolare, per il quartiere il SSV è divenuto un simbolo
di riscatto, anche se ciò può sembrare strano a chi non ne conosce la storia e
lo vede da fuori soltanto come uno dei set della sciagurata vicenda dei
mondiali di nuoto.
Sempre
in riferimento a quello scandalo ormai lontano nella memoria dei più, vi è da
rilevare che l’ampliamento del Salaria, pur riconosciuto legittimo in
maniera definitiva in quanto legittimi sono stati giudicati gli atti in deroga
del Commissario straordinario nominato per la gestione della vicenda mondiali
di nuoto, è avvenuto in un terreno destinato ad esondazione programmata,
per salvare Roma in caso di inondazione, dove nessun altro avrebbe mai
potuto costruire e senza versare, beffa tra le beffe, gli oneri
concessori compensativi che sarebbero andati spesi per il territorio su cui
ricade il centro sportivo, il cui importo, pari ad alcuni milioni di euro, è
ben superiore alla somma di poche centinaia di migliaia di euro che ora si
scopre necessaria per coprire gli incassi dei tributi non versati e che fanno
tentennare la tesoreria comunale nel prendere effettivamente in carico la
struttura per non trovarsi nella doppia veste di creditore e debitore di se
stesso.
Alla luce di tutto quanto esposto più sopra, il sottoscritto
Francesco Fusar Poli, nella qualità di presidente pro tempore del Cdq
Settebagni, portatore di interesse diffuso e diretto,
CHIEDE
·
Che gli organi preposti, Comune di Roma Capitale, Regione Lazio,
ANBSC, facciano chiarezza sul futuro del Salaria Sport Village;
·
Che nelle more degli istituendi accordi il Salaria Sport
Village possa riaprire già da ora con accesso ai cittadini agli sport che
erano praticati fino a marzo 2020;
·
Che sia consentito all’utenza “laica” l’accesso presso il
Salaria Sport Village, anche dopo l’eventuale accordo definitivo con la FGCI,
o con qualsiasi altro Ente che verrà investito della gestione materiale
dell’impianto;
·
Che vengano date notizie certe sull’eventuale reintegro dei
dipendenti, istruttori e altro personale che fino a marzo 2020 lavorava
presso il centro o sul loro ricollocamento fattivo;
·
Che la piscina all’aperto possa riaprire nel periodo estivo
2021, dando la possibilità di poterne usufruire ai tanti cittadini in
questo periodo di difficoltà non possono permettersi un periodo di vacanza.
Si chiede inoltre che venga calendarizzata alla prima data utile una
seduta anche congiunta delle commissioni
sport del comune di Roma e della Regione Lazio, avente all’odg la questione
Salaria Sport Village, per la quale ci si rende disponibili a partecipare per
illustrare le ragioni della cittadinanza, meglio articolando ciò che sopra è
stato esposto in maniera forzatamente sintetica.
Restiamo in attesa di vostro cortese e pronto cenno di riscontro e
nel frattempo si porgono Distinti Saluti.
Roma, 19 maggio 2021
Comitato di Quartiere Settebagni
IL PRESIDENTE PRO TEMPORE
Francesco Fusar Poli
Scarica PDF Originale: PEC 13/2021: Salaria Sport Village