Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-05105
presentato da
CASU Andrea
testo di
Martedì 27 maggio 2025, seduta n. 486
CASU. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
la giurisprudenza più recente della Corte di cassazione ha riconosciuto l'esistenza del danno da rumore autostradale, chiarendo, tra l'altro, che il diritto fondamentale alla salute è da considerarsi «valore prevalente rispetto a qualsiasi esigenza della produzione, in quanto funzionale al diritto a una normale qualità della vita»;
l'ordinanza n. 631 del 2025 ha, infatti, condannato in via definitiva la società Autostrade per l'Italia a risarcire con circa un milione di euro una famiglia residente a Varazze, in provincia di Savona, la cui abitazione è situata nei pressi dell'autostrada A10;
si tratta di una decisione significativa, che potrebbe aprire la strada, su tutto il territorio nazionale, ad azioni legali analoghe da parte di cittadini residenti non solo in prossimità di tratte autostradali sprovviste di adeguate opere di mitigazione acustica, ma anche — per evidente analogia — in situazioni simili causate da linee ferroviarie, come accade quotidianamente ai cittadini di Settebagni;
già il 26 giugno 2020 il Comitato di quartiere Settebagni segnalava il grave inquinamento acustico nei pressi del km 15 della linea ferroviaria Roma-Firenze, in località Settebagni, richiedendo alle autorità competenti rilevazioni del rumore in via Sant'Antonio di Padova (zona sud di Settebagni), in via dello Scalo di Settebagni (zona centrale) e in via Piombino (zona nord);
le rilevazioni effettuate dall'agenzia regionale per la protezione ambientale del Lazio (Arpa) il 22 giugno 2021 hanno evidenziato valori di rumore non conformi alla normativa vigente, con un superamento di 6,0 dB rispetto al limite di 60 dB nella fascia notturna;
a seguito di ciò, il Dipartimento tutela ambientale, con nota del 25 giugno 2021, ha richiesto a Rfi — oltre alla verifica dello stato di manutenzione della tratta — la limitazione della velocità dei treni o l'installazione di pannelli fonoassorbenti;
con nota del 5 agosto 2021 Rfi rispondeva affermando, tra l'altro, che il proprio Piano di risanamento acustico, aggiornato nel 2018 prevedeva per Settebagni un intervento di mitigazione tramite barriera antirumore lunga circa 1.634 metri e alta fino a 7,0 metri sul piano del ferro;
per quel che riguardava la tempistica Rfi precisava che l'intervento non risultava ancora avviato, in quanto non incluso tra quelli approvati dalla Conferenza Unificata Stato-regioni, che con l'intesa del 1° luglio 2004 si era espressa soltanto sullo stralcio di piano relativo ai primi quattro anni;
Rfi aggiungeva anche che «di norma, il dimensionamento delle barriere di piano va effettuato con riferimento ai ricettori già esistenti nella fascia ferroviaria alla data di entrata in vigore del decreto del Presidente della Repubblica n. 459 del 1998 e non alle più recenti edificazioni, come risulta essere il fabbricato in corrispondenza del quale sono state eseguite le misure. Infatti, ai sensi dell'articolo 3, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica n. 459 del 1998, per i “fabbricati di nuova realizzazione” gli interventi di mitigazione acustica per il rispetto dei limiti immissione sono da ritenersi a carico del titolare della concessione edilizia»;
ulteriori rilevazioni effettuate il 2 dicembre 2021 in via dello Scalo di Settebagni hanno evidenziato un superamento di 5,0 dB rispetto al limite di 60 dB nella fascia notturna; a seguito di queste nuove misurazioni, il Dipartimento tutela ambientale, con nota del 13 dicembre 2021, ha ribadito a Rfi le richieste già avanzate il 25 giugno 2021;
all'interrogante non risulta che, da allora, siano state adottate iniziative concrete da parte di Rfi per mitigare l'inquinamento acustico, in particolare quello notturno –:
quali iniziative di competenza intenda intraprendere il Ministro interrogato, anche al fine di evitare l'apertura di numerosi e legittimi contenziosi da parte dei cittadini, affinché sia posto rimedio in tempi rapidi alla situazione sopra esposta.
(4-05105)