ROMA CURA ROMA 2025 - 10 maggio 2025
Anche quest’anno il Comitato di Quartiere di Settebagni e l’Associazione "il Mio quartiere - Settebagni" hanno partecipato a "Roma Cura Roma la giornata di volontariato dedicato alla cura degli spazi pubblici”. Nonostante le molte assenze dei volontari storici dovute ad acciacchi ed eventi familiari e, come se non bastasse, la rottura dell’unico decespugliatore a disposizione, siamo riusciti a ridare dignità al capolinea dei bus e al tratto di marciapiede che va dall’ingresso del parco Nobile al capolinea, frequentatissimo da chi si reca a piedi a prendere i mezzi pubblici e dagli utenti del noto supermercato. Vedere i nostri anziani e tante mamme con bambini poter andare a fare la spesa senza scendere dal marciapiede invaso da rovi e erba alta, in un tratto dove le auto accelerano anziché rallentare, ci ha ripagato di tutte le cose andate storte in mattinata. Avremmo voluto portare a termine il programma minimo ma più di questo, quest’anno non s’è potuto. Vi aspettiamo al prossimo Roma Cura Roma, se ci sarà. E se non ci dovesse essere, a quello che inventeremo.
Ci dispiace per le chiacchiere raccolte sulla scelta dei posti da pulire, sul perché farlo lì dove non va a “passeggiare nessuno” o sul fatto che tutti vanno alla stazione e al capolinea solo chi prende i bus, su chi vorrebbe qui anziché lì.
La verità è che sabato eravamo tanti da potersi contare sulle dita di una sola mano. Ama ci ha fornito i sacchi per raccogliere spazzatura e sfalcio - ne abbiamo raccolti una cinquantina - un volontario che non potuto partecipare ci ha fatto avere scope e pale, il resto lo abbiamo portato da casa. Tranne l’assicurazione dovuta al patrocinio di Roma Capitale, non c’è stato altro supporto o incoraggiamento.
Ma siamo ostinati, il quartiere in cui viviamo per noi è il più bello di Roma, lo amiamo e lo odiamo anche, a volte, perché ne vediamo i pregi ma anche i difetti. Per quel che possiamo cerchiamo di migliorarlo.
Abbiamo un sogno: che ogni uno nel suo piccolo faccia qualcosa per il tratto di strada che ha davanti. Raccogliere una cartaccia, strappare un’erbaccia. Capire che il pubblico è di tutti, che il privato ha un padrone che se ne deve occupare. E soprattutto, che anche i volontari hanno altro da fare, per partecipare a migliorare il posto in cui vivono sottraggono tempo ad altro, non sono e non vogliono essere migliori di nessuno, non chiedono conto a nessuno del perché quel “nessuno” non ha partecipato. Rimane un fatto personale, di coscienza. Perciò sarebbe bene, in caso di non partecipazione, evitare di giustificare con “beato te, io ho da fare”. Chi può fa, chi può forse farà.
Un grazie a Marina, Silvio, Monica, Mario, Luciana, veterani. Un grazie a Gina, la Signora volontaria della colonia felina “casetta dei gatti a Settebagni” che si è unita all’iniziativa, sorpresa graditissima. Un grazie a Annalisa, Silvia, Mirko e Patrizia che nonostante non abbiano partecipare fisicamente, hanno partecipato chi prima, chi dopo, chi occupandosi dell’assistenza.
Grazie infine, ai volontari che qualche giorno prima hanno ripulito l’edicola della Madonnina. L’anno scorso abbiamo notato nel ridarle ordine che non c’erano solo rovi, erbacce e spazzatura gettata in maniera irriverente. La gran fatica fu portare via una massa informe e maleodorante di vasi secchi e mazzi di fiori marciti nella loro confezione, accumulati negli anni. E no, non è una giustificazione che nelle vicinanze non fosse un cestone dedicato, anche se ora i raccoglitori da strada si sono moltiplicati e vengono svuotati regolarmente. Rispetto per quell’immagine sacra è anche rispettare il lavoro di chi la ripulisce, portare i fiori va bene ma anche togliere quelli vecchi è un gesto di devozione.