giovedì 29 maggio 2025

Interrogazioni Parlamentari a Risposta Scritta dell'On.le Casu nr. 4/05112, 4/05111 e 4/05105 su Richiesta Anticipo lavori abbattimento barriere architettoniche nella stazione di Settebagni, Installazione Barriere Antirumore lungo l'Austrada Rm-Mi e lungo la Ferrovia nel tratto di Settebagni

INTERROGAZIONI PARLAMENTARI A RISPOSTA SCRITTA DELL'ON.LE CASU  NR. 4/05112, 4/05111 E 4/05105 SU RICHIESTA ANTICIPO LAVORI ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE NELLA STAZIONE DI SETTEBAGNI, INSTALLAZIONE BARRIERE ANTIRUMORE LUNGO L'AUSTRADA RM-MI E LUNGO LA FERROVIA NEL TRATTO DI SETTEBAGNI 

In merito a quanto discusso nella Assemblea Pubblica del 16 Marzo 2025, il deputato Andrea Casu, come preannunciato in assemblea, ha presentato le interrogazioni parlamentari a risposta scritta al ministro dei Trasporti in merito a quanto discusso con i cittadini relativamente a:

- Richiesta di anticipo inizio lavori per l'abbattimento delle barriere architettoniche presso la stazione di Settebagni rispetto a quanto previsto e comunicato sempre dal Governo nella precedente interrogazione parlamentare (Estate 2026) - Interrogazione nr.4/05112 Seduta di annuncio: 486 del 27/05/20255

- Richiesta informazioni circa l'installazione di Barriere Antirumore previste da Autostrade SpA lungo il Tratto Autostradale MI-RM adiacente a Settebagni - Interrogazione nr. 4/05111 Seduta di annuncio: 486 del 27/05/2025

- Richiesta informazioni circa l'istallazione di Barriere Antirumore previste da Ferrovie dello Stato lungo la ferrovia nel tratto di Settebagni - Interrogazione nr. 4/05105 Seduta di annuncio: 486 del 27/05/2025

Di seguito il testo delle interrogazioni presentate (per visualizzare le interrogazioni cliccare qui 4/051124/051114/05105) :


ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05112


Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 486 del 27/05/2025
Firmatari
Primo firmatario: CASU ANDREA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 27/05/2025
Destinatari Ministero destinatario: 
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 27/05/2025
Stato iter: 
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05112
presentato da
CASU Andrea
testo di
Martedì 27 maggio 2025, seduta n. 486

  CASU. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

con l'interrogazione n. 5-03517, presentata il 10 febbraio 2025, il gruppo del Partito Democratico ha evidenziato la situazione della stazione ferroviaria di Settebagni e, in particolare, la presenza di barriere architettoniche che rendono estremamente difficoltoso l'accesso alle persone con disabilità, chiedendo quali iniziative intendesse assumere il Ministro, per quanto di sua competenza, affinché i lavori di abbattimento delle citate barriere venissero completati al più presto, garantendo nel contempo la continuità del servizio;

il Governo ha risposto il 13 marzo 2025, comunicando che, con riguardo agli interventi relativi alla stazione di Settebagni, inserita nel Piano integrato stazioni, «(...) si prevedeva di concludere le attività progettuali e il successivo iter autorizzatorio e negoziale per l'individuazione dell'appaltatore in modo da dare inizio ai lavori entro l'estate 2026» e che «le attività saranno svolte senza compromettere il regolare servizio ferroviario e ponendo particolare attenzione nel contenere al minimo i disagi per gli utenti»;

è certamente positivo che la stazione di Settebagni sia stata inserita nel Piano integrato stazioni, anche se, a parere dell'interrogante, l'orizzonte temporale dell'estate 2026 quale data di avvio dei lavori appare eccessivamente lontano;

si deve, infatti, tener conto dei disagi quotidiani affrontati dagli utenti, in particolare per quanto riguarda l'accesso al binario tre, attualmente non agibile da parte delle persone con disabilità o a mobilità ridotta, essendo accessibile solo tramite scale –:

quali iniziative di competenza intenda intraprendere ii Ministro interrogato per consentire che i necessari lavori di adeguamento e accessibilità del binario tre della stazione di Settebagni vengano avviati e completati con la massima celerità, rispondendo così alle esigenze degli utenti


ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05111


Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 486 del 27/05/2025

Firmatari
Primo firmatario: CASU ANDREA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 27/05/2025

Destinatari Ministero destinatario:
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 27/05/2025
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05111
presentato da
CASU Andrea
testo di
Martedì 27 maggio 2025, seduta n. 486

  CASU. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

la giurisprudenza più recente della Corte di cassazione ha riconosciuto l'esistenza del danno da rumore autostradale;

l'ordinanza n. 631 del 2025 ha, infatti, condannato in via definitiva la società Autostrade per l'Italia a risarcire con circa un milione di euro una famiglia residente a Varazze, in provincia di Savona, la cui abitazione è situata nei pressi dell'autostrada A10;

è stata così confermata la sentenza della Corte di appello di Genova, che aveva riconosciuto il diritto della famiglia al risarcimento per danno esistenziale e per il deprezzamento del valore dell'abitazione, causati dall'esposizione prolungata ai rumori provenienti da un tratto autostradale privo di barriere fonoassorbenti;

la Corte di cassazione chiarisce, tra l'altro, che il diritto fondamentale alla salute è da considerarsi «valore prevalente rispetto a qualsiasi esigenza della produzione, in quanto funzionale al diritto a una normale qualità della vita»;

si tratta di una decisione significativa, che potrebbe aprire la strada, su tutto il territorio nazionale, ad azioni legali analoghe da parte di cittadini residenti in prossimità di tratte autostradali sprovviste di adeguate opere di mitigazione acustica, come accade quotidianamente ai cittadini di Settebagni, residenti nei pressi della diramazione nord dell'autostrada A1 Milano-Roma, bretella Settebagni;

un grave incendio del 29 agosto 2020, sviluppatosi nei campi esterni alle pertinenze di Autostrade per l'Italia, in corrispondenza dell'area di servizio Salaria Ovest-Settebagni (km 23 della diramazione Roma Nord), ha distrutto la vegetazione fungente da barriera naturale al rumore. Per questo i cittadini hanno sollevato la questione chiedendo interventi urgenti per la mitigazione dell'inquinamento acustico;

in data 19 novembre 2020, con lettera prot. CD-117337, l'allora assessore ai lavori pubblici del municipio Roma III, Francesco Pieroni sollecitava Autostrade per l'Italia ad avviare immediatamente tutte le iniziative necessarie per eliminare l'inquinamento acustico verso l'abitato di Settebagni tramite l'installazione di barriere antirumore;

il 30 novembre 2020, Autostrade per l'Italia rispondeva alla richiesta dell'assessore, informando che le barriere antirumore sarebbero state installate solo nel tratto fino all'area di servizio;

nella medesima comunicazione, Autostrade precisava che «(...) nel piano di risanamento non sono ricompresi interventi di mitigazione acustica a protezione degli edifici residenziali realizzati o concessi dopo il 1˚ giugno 2004, per i quali gli interventi di risanamento acustico, eventualmente necessari, sono a carico del titolare della concessione (articolo, 8, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica n. 142 del 2004) (...)», dichiarandosi comunque disponibile a effettuare una rilevazione fonometrica, come confermato anche in una successiva lettera inviata al Comitato dei cittadini di Settebagni il 22 dicembre 2020;

secondo quanto risulta all'interrogante, il 26 gennaio 2021 Autostrade per l'Italia ha trasmesso una comunicazione nella quale si afferma che i livelli di rumore rilevati non supererebbero i limiti di legge;

tuttavia, i cittadini continuano ancora oggi a lamentare l'assenza di barriere antirumore e a subire i conseguenti effetti negativi, sia in termini di qualità della vita, sia in termini di svalutazione del valore degli immobili –:

quali iniziative di competenza intenda intraprendere il Ministro interrogato, anche al fine di evitare l'apertura di numerosi e legittimi contenziosi da parte dei cittadini, come già avvenuto per il caso di Varazze, affinché sia posto rimedio in tempi rapidi alla situazione sopra esposta.
(4-05111)


ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05105


Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 486 del 27/05/2025

Firmatari
Primo firmatario: CASU ANDREA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 27/05/2025

Destinatari Ministero destinatario:
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 27/05/2025

Stato iter: 
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05105
presentato da
CASU Andrea
testo di
Martedì 27 maggio 2025, seduta n. 486

  CASU. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

la giurisprudenza più recente della Corte di cassazione ha riconosciuto l'esistenza del danno da rumore autostradale, chiarendo, tra l'altro, che il diritto fondamentale alla salute è da considerarsi «valore prevalente rispetto a qualsiasi esigenza della produzione, in quanto funzionale al diritto a una normale qualità della vita»;

l'ordinanza n. 631 del 2025 ha, infatti, condannato in via definitiva la società Autostrade per l'Italia a risarcire con circa un milione di euro una famiglia residente a Varazze, in provincia di Savona, la cui abitazione è situata nei pressi dell'autostrada A10;

si tratta di una decisione significativa, che potrebbe aprire la strada, su tutto il territorio nazionale, ad azioni legali analoghe da parte di cittadini residenti non solo in prossimità di tratte autostradali sprovviste di adeguate opere di mitigazione acustica, ma anche — per evidente analogia — in situazioni simili causate da linee ferroviarie, come accade quotidianamente ai cittadini di Settebagni;

già il 26 giugno 2020 il Comitato di quartiere Settebagni segnalava il grave inquinamento acustico nei pressi del km 15 della linea ferroviaria Roma-Firenze, in località Settebagni, richiedendo alle autorità competenti rilevazioni del rumore in via Sant'Antonio di Padova (zona sud di Settebagni), in via dello Scalo di Settebagni (zona centrale) e in via Piombino (zona nord);

le rilevazioni effettuate dall'agenzia regionale per la protezione ambientale del Lazio (Arpa) il 22 giugno 2021 hanno evidenziato valori di rumore non conformi alla normativa vigente, con un superamento di 6,0 dB rispetto al limite di 60 dB nella fascia notturna;

a seguito di ciò, il Dipartimento tutela ambientale, con nota del 25 giugno 2021, ha richiesto a Rfi — oltre alla verifica dello stato di manutenzione della tratta — la limitazione della velocità dei treni o l'installazione di pannelli fonoassorbenti;

con nota del 5 agosto 2021 Rfi rispondeva affermando, tra l'altro, che il proprio Piano di risanamento acustico, aggiornato nel 2018 prevedeva per Settebagni un intervento di mitigazione tramite barriera antirumore lunga circa 1.634 metri e alta fino a 7,0 metri sul piano del ferro;

per quel che riguardava la tempistica Rfi precisava che l'intervento non risultava ancora avviato, in quanto non incluso tra quelli approvati dalla Conferenza Unificata Stato-regioni, che con l'intesa del 1° luglio 2004 si era espressa soltanto sullo stralcio di piano relativo ai primi quattro anni;

Rfi aggiungeva anche che «di norma, il dimensionamento delle barriere di piano va effettuato con riferimento ai ricettori già esistenti nella fascia ferroviaria alla data di entrata in vigore del decreto del Presidente della Repubblica n. 459 del 1998 e non alle più recenti edificazioni, come risulta essere il fabbricato in corrispondenza del quale sono state eseguite le misure. Infatti, ai sensi dell'articolo 3, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica n. 459 del 1998, per i “fabbricati di nuova realizzazione” gli interventi di mitigazione acustica per il rispetto dei limiti immissione sono da ritenersi a carico del titolare della concessione edilizia»;

ulteriori rilevazioni effettuate il 2 dicembre 2021 in via dello Scalo di Settebagni hanno evidenziato un superamento di 5,0 dB rispetto al limite di 60 dB nella fascia notturna; a seguito di queste nuove misurazioni, il Dipartimento tutela ambientale, con nota del 13 dicembre 2021, ha ribadito a Rfi le richieste già avanzate il 25 giugno 2021;

all'interrogante non risulta che, da allora, siano state adottate iniziative concrete da parte di Rfi per mitigare l'inquinamento acustico, in particolare quello notturno –:

quali iniziative di competenza intenda intraprendere il Ministro interrogato, anche al fine di evitare l'apertura di numerosi e legittimi contenziosi da parte dei cittadini, affinché sia posto rimedio in tempi rapidi alla situazione sopra esposta.
(4-05105)




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